Malinconia di fine Agosto (ore 14:14).

Stamattina mi sono svegliato alle prime luci di un pallido sole. Così pallido che il cielo era una patina chiara e indistinta e guardarlo dava quasi fastidio. Questo chiarore incerto lasciava presagire una giornata meno estiva delle altre, con temperature inferiori alle medie stagionali (sembro la signorina che annuncia le previsioni in TV, vero? Sigh.). Un timido autunno è forse già alle porte? A me l’autunno piace, mi piacciono tutte le stagioni in realtà perché comunque ognuna ha qualcosa di bello che mi colpisce o qualche particolarità, sono le transizioni dall’una all’altra a destabilizzarmi. Riabituarsi a nuovi ritmi, nuovi cicli sonno-veglia, nuovi spazi, persone che devi dimenticare, nuove persone, la routine che cambia. È una grande fatica per la mente e per il corpo che devono riacclimatarsi: sembra incredibile ma l’acclimatazione è un procedimento complesso e nemmeno troppo breve, in cui anche le condizioni meteo detengono un ruolo importante, influiscono sulle nostre capacità di adattamento e sul nostro umore.

La fine della stagione estiva mi rende un po’ malinconico: è la fine di Agosto che mi lascia un sapore nostalgico in bocca, a Settembre lo stato d’animo è già diverso. Agosto finito significa vacanze finite. Significa che hai bei ricordi di qualche viaggio (o brutti, dipende dalle circostanze), che però sei tornato a casa. Che anche se non sei partito per le vacanze estive non puoi più dormire fino a tardi, non puoi passare la nottata in spiaggia, non puoi più spararti una maratona di film nel pomeriggio. Stop tempo libero, stop libertà, stop dolce far niente, stop zero pensieri, riduzione della vita sociale. Oddio, detta così sembra una catastrofe, ma non lo è davvero. O forse sì? Adesso cento, mille, diecimila pensieri tornano ad affollare la mente, cose da organizzare, esami da preparare. Sarebbe bello partire di nuovo. Sono le persone a fare i viaggi, o sono i viaggi a fare le persone?

La malinconia viene anche chiamata malattia dei romantici. Cioè, io la chiamo così. Mi sento un romantico di nome e di fatto (spero che qualche altra anima affine possa darmene conferma). Filosoficamente e caratterialmente parlando lo sono, con tutti i pro e i contro. Dell’amore ne avevo già parlato ( « Raccontami i tuoi giorni migliori. » ) e potete leggerlo qui. Anche i giorni malinconici sono giorni migliori, perché significa dare a se stessi la possibilità di incupirsi, di pensare, e poi di rischiararsi nuovamente. Significa lasciare che il sole riposi un po’ e dopo chiamarlo a bassa voce. Significa concedersi l’occasione per stupirsi ancora di quanto luminoso possa essere il cielo. Sono un cielo cupo a volte e tempestoso in altre, ma sempre con i gabbiani a volare in alto, mai pallido e anonimo come quello di stamattina. Mai inodore, mai insapore, mai incolore. Bisogna provare a non esserlo mai. Voi che cielo siete?

Penso siano vere entrambe le affermazioni. Sapete, le persone che fanno i viaggi e i viaggi che fanno le persone… Quella cosa lì. D’altronde esistono diversi modi di viaggiare e diversi tipi di viaggio, quindi a differenza di John Steinbeck credo siano valide entrambe. È un vicendevole scambio di emozioni tra la terra che calpesti e l’anima che senti di essere.

Settembre è uno dei miei mesi preferiti. È quasi una rinascita: dopo il riposo estivo dovrebbero essersi ricaricate le batterie per cominciare un nuovo anno accademico, o scolastico, o di lavoro. Settembre è fresco, è giovane, è lo sbocciare di un fiore la mattina presto. Soprattutto, rappresenta l’ultimo baluardo della libertà: ci sono quei dieci giorni scarsi, dopo che la sessione esami è finita nel mio caso, in cui le lezioni non sono ancora partite perché l’avvio è previsto per Ottobre. Quei giorni sono una quinta stagione, una parentesi estranea al ciclo annuale, un tempo che sembra rubato. Una mini estate nuova, ritagliata miracolosamente, in cui non devi badare a nessuna preoccupazione (doppia negazione, si può utilizzare in lingua Italiana giusto?). Un momento per viversi di nuovo la nostalgia di ciò che è stato e anche di ciò che deve ancora essere, per lasciar cantare i sapori dolceamari dei finali e degli inizi, perché dopo la malinconia di fine Agosto c’è quella di fine Settembre. Ed entrambe sono strettamente legate alla tristezza, alla nostalgia, a un malessere che scorre giù in gola come miele, viscoso come miele, dolce come miele. E poi il cambio di stagione (per leggerne uno piuttosto “particolare” cliccate qui), altri abiti, altri stati d’animo. Entusiasmo e determinazione. Arriverà Ottobre, mese dal nome meno musicale di altri.

Sono le ore 14:14 e questo è il quattordicesimo post del blog, uno short post (che per caso sono logorroico e scrivo post troppo lunghi in genere?! Nooooo). Ogni emozione vale la pena di essere vissuta e provata fino in fondo.

In tutto questo ho scoperto che associo un certo umore a un dato mese dell’anno, al variare delle stagioni, al variare del tempo. I miei stati d’animo cambiano e forse sono affetto da una lieve forma di meteoropatia. Meteoropatia. Dal greco μετέωρον (meteoron, elevato, cosa che è, che avviene in alto) e πάθος (pathos, passione, malessere, malattia), termine che si usa per indicare un insieme di disturbi psichici e fisici di tipo neurovegetativo che si verificano in determinate condizioni e variazioni del tempo meteorologico o delle condizioni climatiche stagionali (grazie a Wikipedia, inesauribile ed universale fonte di consultazione, per i dettagli: definizione migliore di questa non c’era.). Anche voi siete meteoropatici?

D.


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11 comments

  1. bluebird90 · ottobre 25, 2015

    Ma allora non sono l’unica a essere così!
    Anche io cambio umore in base alle stagioni, ai mesi. Ogni mese mi scandisce qualcosa da fare, qualcosa di già prestabilito. E quei giorni di fine settembre che separano la fine della sessione estiva e l’inizio delle lezioni per me è un momento tutto mio. Una sorte di piccola finestra su un mondo che mi appartiene. Direi che sono le mie vere vacanze XD (tranne che per l’ultimo giorno ahahah)
    Mi piace molto come hai descritto la malinconia, credo sia la definizione migliore che ho letto fino ad ora. Anche se io non so bene se definirmi malinconica. Sono, anzi ero (ora non so più se è così), una persona non dico felice, ma vedevo il bello delle cose. Non mi facevo demoralizzare. Quindi credo di avere contratto la malattia dei romantici come scrivi tu. Inoltre, poi concludo lo prometto, mi piacciono i cambiamenti delle stagioni. Non so dirne il motivo ma ti lasciano un po sospeso nell’aria, non so come spiegarmi.
    PS: Ho quasi concluso il mio “stalkeraggio” e questo si mi mette malinconia. Le tue parole, i tuoi pensieri sono così rassicuranti, così veri. Un abbraccio da Bluebird

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    • D. (Cercatoredifavole) · ottobre 31, 2015

      Un abbraccio anche a te. Grazie per questo “viaggio” che hai affrontato con me, per aver proseguito con tenacia, anche io mi sento malinconico per questa fine di stalkeraggio (parola che uso in senso giocoso, figurati).
      Spero tu veda il messaggio positivo che tento sempre di lasciare alla fine di ogni post. Non ti facevi demoralizzare? Continua a impedire che succeda. Di che mese è il tuo umore adesso?

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      • bluebird90 · novembre 2, 2015

        Rispondo con un po di ritardo, sorry.
        Si vede il messaggio positivo! Almeno io lo noto perché gli angoli di bocca a fine post vanno all’insù 🙂 Vorrei ci fossero un sacco di altri post da leggere ancora, ma aspetterò il tuo prossimo articolo e poi magari se ti va ci possiamo scambiare qualche mail nell’attesa XD (sempre se ti va)
        Il mio umore oggi è un po cupo, sono pensierosa per certe cose, triste per altre, ma OK per altre ancora..direi che sono febbraio visto che mi sento con l’acqua alla gola anche e febbraio è il mese più corto. E tu?
        Grazie ancora per la lettura che mi ha trasportato nel passato, nel presente e nel futuro anche perché no. Un abbraccio

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      • D. (Cercatoredifavole) · novembre 10, 2015

        Mi sento febbraio anche io a dire la verità… Tra febbraii ci si capisce. Ti mando un abbraccio anche io e sono io a ringraziarti.
        (Come ce la scambiamo la mail? Qui?)

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      • bluebird90 · novembre 12, 2015

        Ma non ringraziarmi! Ti leggo volentieri 🙂
        Se dici ce la scambiamo qui e poi tu essendo a capo del blog puoi eliminare il commento. Altrimenti non saprei.. se ti viene in mente altro dimmi pure eh

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      • D. (Cercatoredifavole) · novembre 14, 2015

        Sì certo hai ragione (per mantenere la privacy sempre) 🙂
        Allora la mia è bouncestyle@live.it!

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      • bluebird90 · novembre 14, 2015

        La mia invece é kiarambo@yahoo.it
        Vado a leggere il tuo ultimo articolo 🙂

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  2. giumaiolino · settembre 1, 2015

    Non l’avevo letto. Lo leggo ora dopo aver pubblicato il mio post su Settembre, mi era sfuggita la malinconia del fine Agosto però per fortuna ci sei tu!.

    Ps. Continuo a dire che se anche scrivessi stronzate, il modo con cui le scriveresti, le renderebbe comunque interessanti da leggere.

    Bravo D!

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  3. Trilce · agosto 28, 2015

    Eccellente post… Settembre è speciale anche per me, è addirittura il mio mese preferito. Un saluto.

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